Cyberbullismo: bozza del codice di autoregolamentazione contro il bullismo online, il Mise avvia consultazione pubblica.
Pubblicata sul sito del ministero dello Sviluppo Economico la prima bozza di regolamentazione per contrastare gli atti di bullismo online: consultazione pubblica per recepire eventuali modifiche e integrazioni fino al 24 febbraio.
Approvata oggi la prima bozza del Codice "anche a seguito dei gravi fatti di cronaca che hanno visto alcuni giovanissimi arrivare a gesti estremi dopo essere stati oggetto di insulti e diffamazioni su Internet" sulla home page del sito del Ministero dello Sviluppo Economico, che ha avviato una consultazione pubblica di 45 giorni aperta ai suggerimenti del pubblico.
Al tavolo, presieduto dal Vice Ministro dello Sviluppo economico Antonio Catricalà, partecipano rappresentanti delle Istituzioni (Mise, Agcom, Polizia postale e delle comunicazioni, Autorità per la privacy e Garante per l'infanzia), delle associazioni (Confindustria digitale, Assoprovider...) e degli operatori (Google, Facebook, Microsoft...).
"E' il primo risultato concreto del tavolo tecnico sul fenomeno - dichiara il Vice Ministro Catricalà - Voglio esprimere la mia soddisfazione per la collaborazione ricevuta non solo dalle Istituzioni ma anche dagli operatori della Rete su un tema così delicato e rilevante per la vita dei nostri giovani e giovanissimi".
Il primo articolo della bozza di regolamento prevede che "gli operatori che forniscono servizi di social networking, i fornitori di servizi on line, di contenuti, di piattaforme User Generated Content e social network che aderiscono al presente Codice, di seguito denominati "aderenti", si impegnano ad attivare appositi meccanismi di segnalazione di episodi di cyberbullismo, al fine di prevenire e contrastare il proliferare del fenomeno".
II meccanismo e i sistemi di segnalazione dovranno essere adeguatamente visibili e cliccabili all' interno della pagina visualizzata; semplici e diretti, in modo da consentire anche a bambini e adolescenti l' immediata segnalazione di situazioni a rischio e di pericolo.
Gli operatori hanno convenuto che l' efficacia di questi meccanismi di segnalazione e di risposta sono il solo strumento possibile di controllo del fenomeno, per evitare che le azioni di bullismo siano ripetute nel tempo, amplificando così gli effetti che la condotta del cyberbullo ha in Rete sulla vitttima.
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